◊ Riportiamo di seguito la traduzione dal genovese della poesia che fu di ispirazione alle tavole del Nostro e che fa da filo conduttore all'evento.

Cinque Terre

La rampa sale a rompicollo
nella penombra delle case;
si vede un cielo così terso
sopra le vecchie cimase…

E intanto s'inerpica il mulo
al suono di tutti i sonagli;
due o tre che risuonano insieme
fanno una musica lenta
ma un altro di nota più bassa
manda un rintocco ogni tanto.

Scendono a saltelli le galline
beccando nell'acciottolato.

Oggi è domenica.
Le donne son tutte all'aperto
davanti alle porte socchiuse
e son vestite di nero
perché più tardi c'è il vespro.

Raggrinzite dagli anni e dal sole
discorrono sottovoce ogni tanto
e dicon cose già dette
su quegli antichi scalini.

talvolta giunge il brusio
dalla quiete delle altre case:
voci di giovani nel sole.

E' il primo giorno d'autunno
ma dura il caldo dell'estate;
c'è ancora l'uva nei filari,
non c'è una nuvola in cielo…

E io che passo mi fermo
per un istante lassù,
in mezzo ai filari assolati
da quelle vene argentine
che scivolan giù chiacchierine
andando a perdersi in mare.